venerdì

13 Luglio 2012


Annotazione del Cpt. John Ripley, Allied Joint Force Command Naples.

Nessun sopravvissuto tra i civili autorganizzati che difendevano questa fattoria.

È stata una carneficina. Almeno 500 corpi tra i civili e i non-morti, contando solo quelli rimasti a terra. Una prima approssimazione fa pensare ad almeno 300 morti ambulanti andati via da qui.

In qualche modo i morti sono stati in grado di oltrepassare il recinto in muratura che corre lungo tutto il perimetro della fattoria. I vivi, ormai in trappola, non hanno potuto fare altro che difendersi, con le poche armi a disposizione. Hanno anche appiccato un incendio lungo uno dei muri esterni.

Deve essere successo tutto almeno una settimana fa. Quando siamo arrivati c’erano solo un piccolo gruppo di ambulanti al di fuori del perimetro esterno, ed altri 4 in un fienile. Uno di loro stringeva in mano il quaderno con il presente resoconto, al quale io sto aggiungendo l’ultimo tragico capitolo. I 4 soggetti, 3 maschi ed una femmina compresi tra i 25 e i 40 anni, sono tutto sommato in buono stato. Sono stati catturati per essere portati al Quartier Generale.

Tutti i corpi verranno bruciati su una pira, poi la stessa sorte toccherà agli edifici della fattoria. Dopodiché anche questo quadrante sarà pulito.

L’uomo che stringeva questo resoconto, nell’altra mano aveva anche la pagina con la sua presumibilmente ultima annotazione. L’ultima frase è scritta di fretta, quasi illeggibile per la fretta e la paura.

“4 Luglio 2012

Siamo nei guai. Stavolta non c’è via di scampo. Scrivo quest’ultimo capitolo sperando che qualcuno lo trovi e sappia cos’è successo qui. Sono chiuso in un fienile, con Marta e Davide. Davide è ferito ad una gamba e Marta cerca di soccorrerlo, mentre io li copro.

Sono due giorni che tentiamo di respingere questo assedio, ma ne arrivano sempre di più. È una fottuta apocalisse. Le munizioni stanno finendo, poi ci rimangono solo vanghe e bastoni. Abbiamo appiccato un incendio lungo il muro a sud, dove hanno fatto breccia. Ma oramai entrano dappertutto.

Nei giorni scorsi è aumentato il numero di morti nei dintorni. Ne arrivavano sempre di più, e noi abbiamo consumato troppe munizioni per liberarcene. Sembra quasi che sia stato tutto organizzato. Da chi?

Non possiamo fare più niente. Loro sono troppi, e non si stancano... noi siamo pochi, stanchi e senza munizioni.

NE È ENTRATO UNO NEL FIENILE!”




------FINE------

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