lunedì

30 Gennaio 2012

Ore 19.15

Sembra certo che non siamo eterni. Segni di decomposizione sempre più evidente si sono fatti strada sul mio corpo, come su quello di molto altri che ho visto. Fino a pochi giorni fa pensavo di essere l’unico, almeno qui nei dintorni, a conservare una certa... come dire... “intelligenza”, ma poi ne ho incontrato un altro come me. Sembra strano in questa situazione, ma abbiamo passato molto tempo a scambiarci “idee”. Ed una in particolare ha fatto particolarmente presa in quello che rimane del mio cervello: gli esseri umani, quelli rimasti, non devono essere sterminati. Per permettere l’esistenza della nostra nuova specie, gli umani devono essere preservati e controllati. In poche parole, devono essere coltivati.
E per rendere possibile questo piano, gli “altri”, quelli che vagano senza più alcun pensiero se non uccidere i vivi, devono essere sterminati.

sabato

14 Gennaio 2012

Non sono più tornati. Il che vuol dire niente cibo, e le armi che si erano portati certamente non torneranno indietro sulle loro gambe. Da solo e senza un mezzo non posso andare in cerca di provviste. Dovremmo spostarci di nuovo. Ma cazzo, come? E per andare dove?

L’unica via di fuga a cui riesco a pensare è la metro. È a pochi passi da qui e non credo ci sia un gran numero di Vagabondi lì sotto (così li chiama il ragazzino... sono in un cazzo di film horror di serie B...), ma in caso di pericolo siamo fottuti. Non che qui la situazione sia migliore. L’ho proposto agli altri... Angela, la donna, ha dato di matto,  Enzo, il ragazzino, è rimasto in silenzio, a guardare dalla finestra. Se vogliono rimanere qui, facciano un po’ il cazzo che gli pare.
Io me ne vado.

7 Gennaio 2012

Fa freddo, siamo senza cibo, la pochissima acqua che esce dal rubinetto è marrone e non osiamo entrarci in contatto, per paura che sia infetta. Da quando è cominciato, sarò dimagrito di 20kg almeno. Il futuro ci riserva solo altra sofferenza. Li guardo dal balcone e mi viene da vomitare. Sono quattro ore che tre di noi, due uomini sui 40  un ragazzo di vent’anni, sono usciti per recuperare cibo, lasciando me con una donna e un ragazzino.  È sempre più forte la convinzione che non li vedremo mai più.

Cazzo, non sopporto più i piagnistei di questa stronza. Mi sono rotto i coglioni di sentire come il marito ha ucciso i figli e poi tutti e tre l’hanno rincorsa e di come si sia salvata per miracolo. E poi ha quella voce stridula, con quelle note acute che mi fanno rizzare i peli delle palle ogni volta. Esco fuori, accendo una delle mie poche sigarette, lasciando che la cenere cada sulle teste di quei cazzoni lì in basso...

Ho perso Roland... l’ho lasciato andare quando siamo fuggiti. La cosa migliore per me e per lui. Ma mi manca.

Se questi non tornano che faremo? Io, un ragazzino e una mezza isterica. Cristo...

Penso sempre di più a casa mia. Se devo morire voglio farlo in un posto mio, non in mezzo a questa merda.

lunedì

Mortimer! - Zombie PaperCraft

(Piccola nota dell'autore)
Ringraziando tutti quelli che seguono il mio racconto, vi faccio questo regalino per il nuovo anno.

Happy New Fear!!



Per scaricare Mortimer (si, si chiama così) CLICCA QUI! (FIXED!)

A presto con le nuove puntate!